Nazaj

I visori di realtà virtuale sono sicuri per gli occhi?

mag. Kristina Mikek, dr. med.

mag. Kristina Mikek, dr. med.
specialista in oftalmologia

4253 min03. 09. 2024

occhi sanistile di vita

Le tecnologie di realtà virtuale (VR) sono un mondo in continua espansione. Visori VR di vario tipo e headset con display posizionati direttamente di fronte agli occhi sono parte dell’hardware di cui abbiamo bisogno per entrare nel mondo della realtà virtuale. Ma è poi così sicuro fissare quei piccoli display ad alta risoluzione praticamente attaccati agli occhi? Volendo scoprire cosa si sa al riguardo, ho fatto qualche ricerca online.

Stando agli ultimi sviluppi, la tecnologia di realtà virtuale è ritenuta sicura per la salute degli occhi, fatte salve alcune riserve: l’utilizzo prolungato dei visori VR è infatti associato in particolare alla sindrome da visione al computer, che si manifesta tipicamente con senso di secchezza oculare, tensione e affaticamento degli occhi, spesso associati anche ad arrossamento e più frequenti in caso di utilizzo prolungato del visore VR. Analogamente a quanto vale per il lavoro al computer, anche in questo caso si raccomanda pertanto di fare pause ricorrenti in modo tale da riposare gli occhi e migliorare la lubrificazione oculare.

C’è poi un altro aspetto, e più serio, associato all’uso dei visori VR: i disturbi legati alla capacità di fusione. Mi spiego meglio: nel mondo reale accade che rileviamo gli oggetti intorno a noi dirigendo su di loro separatamente lo sguardo di ciascun occhio, al che il cervello riceve da entrambi gli occhi le immagini di un determinato oggetto e poi le fonde in un’unica rappresentazione, dandoci così il senso delle dimensioni e della lontananza dell’oggetto in questione. Nel caso della realtà virtuale, tutti gli oggetti osservati ricadono nel piano del display; il senso della profondità di campo e delle dimensioni degli oggetti viene creato artificialmente dal dispositivo, con un movimento dell’immagine che differisce in certa misura tra i due display. Il passaggio da una modalità all’altra di percezione e creazione della spazialità da parte del cervello può causare disturbi a chi fruisce di visori VR, che si possono manifestare sotto forma di tensione e affaticamento degli occhi, talvolta con annessi problemi a livello di acuità visiva e persino di visione binoculare.

I visori VR provocano ad alcuni utenti anche vertigini e nausea, entrambe dovute alla mancata corrispondenza tra il movimento nello spazio virtuale percepito con gli occhi e l’immobilità fisica nel mondo reale. In alcuni soggetti, questo tipo di incoerenza tra le percezioni dei recettori sensoriali induce un malessere analogo al mal di mare.

Non vanno sottovalutate nemmeno le avvertenze circa i potenziali rischi insiti nell’utilizzo di visori VR da parte di bambini e adolescenti: molte case produttrici stanno infatti lavorando in un’ottica di adattamento dei dispositivi alle fasce di utenti più giovani. Quali possibili effetti collaterali dell’utilizzo prolungato di visori VR si annoverano disturbi nella messa a fuoco, nel movimento di inseguimento lento e nella percezione della profondità.

Posso concludere affermando che i visori VR sono, sì, sicuri, ma a patto che vengano utilizzati con moderazione e prendendo alcune misure di precauzione, che sono poi molto simili a quelle applicabili al lavoro al computer. Sono particolarmente importanti le pause, al che si raccomanda di seguire la regola ormai ben nota del 20-20-20: distogliere lo sguardo dallo schermo ogni 20 minuti per 20 secondi fissando un punto a 20 metri di distanza. In fase di utilizzo del visore VR bisogna inoltre ricordarsi di sbattere gli occhi il più spesso possibile, perché così facendo si migliora la lubrificazione della superficie oculare. Se poi dovessero manifestarsi problemi come tensione agli occhi, arrossamento o persino un calo dell’acuità visiva bisogna interrompere tempestivamente l’utilizzo dei dispositivi. L’adozione di misure precauzionali e l’utilizzo moderato sono nel complesso il modo migliore per esplorare la realtà virtuale senza alcun rischio per gli occhi.