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Le 10 domande più frequenti sulla chirurgia refrattiva laser

Urša Pečjak, dr. med.

Urša Pečjak, dr. med.
specialista in oftalmologia

45346-7 min28. 09. 2021

intervento laserconsigli

Grazie al laser agli occhi possiamo correggere miopia, ipermetropia e astigmatismo in modo del tutto semplice e permanente: per vederci al meglio non servono gli occhiali. Si tratta di un breve intervento in grado di cambiare letteralmente da un giorno all’altro la tua visione del mondo e della vita, che poi anche è il motivo per cui il laser agli occhi è così popolare e diffuso. Le domande e perplessità espresse più di frequente da chi sta prendendo in considerazione l’eventualità di un intervento di chirurgia refrattiva laser si assomigliano parecchio tra di loro. Continua a leggere e scopri se le risposte alle 10 domande più frequenti contengono i chiarimenti che ti interessano!

Qual è la fascia di età più indicata per sottoporsi a un intervento di chirurgia refrattiva laser? Ci sono delle restrizioni?

L’operazione laser agli occhi è fattibile quando il difetto visivo che intendiamo correggere risulta stabile. Perché sia tale, non deve aver subito sostanziali variazioni negli ultimi 6 mesi, quantomeno, il che in genere avviene intorno ai 20 anni di età. Limiti massimi di età che precludano la possibilità di sottoporsi alla chirurgia refrattiva laser non ce ne sono, ma bisogna anche considerare che tra i 40 e i 50 anni iniziano a insorgere i primi sintomi di presbiopia, con conseguente calo della vista da vicino. Grazie a una particolare tecnica refrattiva laser si può ottenere un parziale miglioramento anche della vista da vicino, ma per questo tipo di problema esistono anche altre soluzioni – come l’impianto di lente multifocale, che in molti casi è in grado di garantire risultati correttivi migliori. In generale, si consideri che la fascia di età più indicata per sottoporsi alla chirurgia refrattiva laser è tra i 20 e i 40 anni.

Quanto ci vuole per il recupero postoperatorio dopo il laser agli occhi?

Bisogna mettersi in malattia? Il ripristino della piena acuità visiva dopo un intervento di chirurgia refrattiva laser può essere più o meno rapido a seconda della tecnica utilizzata. In caso di Femto LASIK, già alcune ore dopo l’intervento si ha una visione molto nitida ed è possibile tornare alle normali attività. Nel caso invece delle tecniche cosiddette di superficie, come la PRK e la Trans PRK, in cui l’ablazione laser avviene per l’appunto a livello di superficie corneale, il recupero dell’acuità visiva avviene più lentamente, man mano che si ripristina lo strato di cellule epiteliali della cornea. In questo caso si sconsiglia di lavorare a lungo al computer nei primi giorni del postoperatorio; si otterrà un’acuità visiva relativamente buona nell’arco di una settimana dall’intervento, ma per apprezzare il risultato finale sarà necessario attendere alcuni mesi.

Come capire se si è idonei alla chirurgia refrattiva laser?

Il primo requisito in assoluto è avere occhi sani e una vista ben sviluppata: ciò significa che pur in presenza di occhiali correttivi e lenti a contatto si è in grado di rilevare una buona acuità visiva. Altro requisito per essere idonei al laser agli occhi è avere una cornea di spessore adeguato e con una curvatura ottimale – in caso di curvatura corneale anomala, tecnicamente detta cheratocono, non è possibile procedere con la chirurgia refrattiva laser. Tutti questi parametri e altri ancora vengono verificati in sede di visita preoperatoria, al termine della quale il medico riesce a stabilire, sulla scorta degli esami effettuati, se un dato paziente è idoneo alla chirurgia refrattiva laser e, se sì, quale tecnica è eventualmente più indicata nel singolo caso.

Quanto dura la visita pre intervento di chirurgia refrattiva laser?

La visita prima del laser agli occhi prevede sempre, oltre alla misurazione del vizio di refrazione, dell’acuità visiva, della curvatura e dello spessore corneale, anche un esame del fondo oculare; per quest’ultimo bisogna dilatare la pupilla con apposite gocce, il che richiede del tempo in più. La visita propriamente detta dura in tutto almeno una mezz’ora, contando poi il consulto a seguire c’è da mettere in conto un’oretta.

Possono sottoporsi alla chirurgia refrattiva laser anche i diabetici e chi soffre di glaucoma?

In caso di diabete trattato e con un buon controllo dei livelli di glicemia è comunque possibile, in assenza di alterazioni patologiche del fondo oculare, procedere con la chirurgia refrattiva laser. Il discorso è diverso nel caso del glaucoma, che spesso comporta l’insorgenza di alterazioni patologiche a carico del fondo oculare – senza contare che la terapia farmacologica da assumere dopo un intervento di questo tipo può aumentare ulteriormente la pressione oculare, rendendo difficile il monitoraggio della malattia.

Con il laser agli occhi ci si può liberare anche degli occhiali da lettura?

L’operazione laser con tecnica SUPRACOR è in grado di correggere anche la presbiopia e migliorare la vista da vicino. Bisogna però sapere che tutte le tecniche laser per la correzione della presbiopia comportano un certo calo della vista da lontano a fronte del miglioramento della vista da vicino, motivo per cui la correzione laser della presbiopia viene eseguita sempre su un solo occhio, mentre sull’altro si interviene con una procedura laser standard che permette di migliorare l’acuità visiva da lontano. Così facendo l’intervento di correzione della presbiopia consente di ottenere una buona acuità visiva da vicino su un occhio e una buona acuità visiva da lontano e a media distanza sull’altro. La visione così ottenuta richiede un certo periodo di adattamento ma è comunque relativamente fisiologica, nel senso che la maggior parte delle persone, anche senza operazione, presenta difetti visivi di entità diversa tra un occhio e l’altro: con un occhio ci vede meglio da vicino e con l’altro ci vede meglio da lontano.

Quanti non risultano idonei alla chirurgia refrattiva laser?

Per quanto ci riguarda, la prassi mostra che almeno un terzo dei candidati risulta non idoneo. I motivi sono vari: deficit visivi congeniti, alterazioni della cornea dovute a una curvatura anomala o al suo assottigliamento, lesioni corneali pregresse ecc. Può anche succedere che un paziente sia di per sé idoneo al laser agli occhi, ma che le aspettative di risultato in termini di correzione del difetto visivo siano migliori intervenendo con una lente intraoculare, per cui alla fine si consigliano soluzioni alternative alla chirurgia refrattiva laser.

Quanto dura l’intervento?

L’intero iter, dall’accettazione all’ingresso in sala operatoria fino alla conclusione dell’intervento, dura in tutto 15 minuti circa. Quanto all’azione del laser nel corso dell’intervento, dura appena qualche secondo: la chirurgia refrattiva laser è rapidissima e anche del tutto indolore.

Cosa succede se sbatto le ciglia o muovo l’occhio mentre il laser è in azione?

La tecnologia laser utilizzata negli interventi di chirurgia refrattiva è altamente perfezionata: il laser tiene sotto costante monitoraggio i più minimi movimenti del bulbo oculare attraverso uno speciale sistema di telecamere, adeguando di conseguenza anche il proprio orientamento. Mentre è azionato segue attivamente i movimenti oculari su ogni piano, garantendo che ogni fascio sia direzionato esattamente sul punto della cornea previsto. Così facendo agisce come un pennello ad elevata precisione, andando a rimodellare e livellare la cornea e correggere così il difetto visivo in questione. Non da ultimo, a evitare di farci sbattere le ciglia ci pensa un particolare strumento che tiene le palpebre aperte.

Quanto dura l’effetto della chirurgia refrattiva laser?

L’effetto del laser agli occhi è permanente: dura per tutta la vita. I risultati a lungo termine della chirurgia refrattiva laser sono noti e ben documentati, trattandosi di interventi effettuati ormai da 40 anni. È dimostrato che il laser agli occhi ha un’azione risolutiva sulla correzione dei difetti visivi: sono rari i casi di piccole recidive a distanza di tempo, ma se anche dovessero presentarsi si può intervenire con una seconda operazione laser.