Nazaj

Ecco come l’attività fisica influisce sulla salute visiva?

mag. Kristina Mikek, dr. med.

mag. Kristina Mikek, dr. med.
specialista in oftalmologia

823 min21. 01. 2025

occhi sanistile di vita

È risaputo che l’attività fisica apporta molti benefici alla salute – e sempre più ricerche ne constatano le ricadute positive anche sulla salute degli occhi e sulla buona qualità visiva. A tal proposito ho raccolto alcuni dati che spero possano incoraggiarti a fare movimento regolarmente, e così facendo a prenderti cura della salute dei tuoi occhi e della tua qualità visiva.

Il lavoro e lo stile di vita contemporaneo ci inducono a trascorrere sempre più tempo in spazi chiusi, davanti allo schermo di un computer. Tutto ciò affatica gli occhi ed è spesso correlato anche a problemi di secchezza oculare. Muoversi all’aperto e fare ginnastica riduce i livelli di stress legati al lavoro e migliora la qualità del sonno, il che di rimando rilassa gli occhi, scioglie la tensione muscolare al collo e migliora la lubrificazione della superficie oculare. Con riferimento ai giovani, l’esposizione alla luce naturale e la permanenza prolungata all’aperto riducono il rischio di sviluppare la miopia, un aspetto di particolare rilevanza volendo prevenire ad esempio forme elevate di miopia, responsabili di una maggiore incidenza di patologie retiniche e glaucoma in età adulta.

Il glaucoma è una patologia oculare relativamente frequente dovuta a un aumento della pressione all’interno dell’occhio, che progredisce in modo silente compromettendo la vista. Nella stragrande maggioranza dei casi insorge dopo i 40 anni di età. Una recente indagine multicentrica condotta in Giappone ha dimostrato che svolgere un’attività fisica regolare riduce il rischio di glaucoma. C’è poi un altro dato ancora più incoraggiante, ovvero che un’attività fisica regolare riduce la degenerazione delle fibre nervose retiniche nei pazienti con glaucoma manifesto, il che significa che non è mai troppo tardi per iniziare a condurre una vita più attiva. Oltretutto, anche in caso di glaucoma avanzato fare attività fisica rallenta il danno arrecato alla qualità visiva e mitiga la progressione della malattia.

Effetti analoghi dell’esercizio fisico sulle fibre nervose retiniche vengono descritti anche in caso di retinopatia diabetica, una malattia a carico della retina che si sviluppa nei soggetti diabetici. Un’attività fisica regolare aumenta la risposta cellulare all’insulina, che di rimando promuove un migliore bilanciamento dei livelli di zuccheri nel sangue e riduce le possibilità di danni alla retina.

Sempre in tema di malattie della retina, nei soggetti in età avanzata è massima l’incidenza della degenerazione maculare legata all’età, altra patologia per la quale è comprovato che uno stile di vita dinamico riduce le probabilità di insorgenza: il regolare esercizio fisico migliora infatti l’irrorazione di ogni organo e tessuto, con ricadute positive anche sulla circolazione sanguigna della retina, e al contempo va a contrastare la degenerazione cellulare dovuta all’età.

Vorrei menzionare a questo punto anche la cataratta, probabilmente la prima causa in assoluto di peggioramento della qualità visiva in età avanzata. Le ricerche condotte ad oggi hanno mostrato che un’attività fisica regolare ha il potere di rallentare la comparsa di opacità del cristallino. Ciò è dovuto, ancora una volta, alla migliore circolazione sanguigna promossa dall’attività fisica, che agevola il passaggio di ossigeno e nutrienti al cristallino. Un’attività fisica regolare, dunque, è anche in grado di rallentare la comparsa della cataratta.

A chiunque sia interessato a capire come possiamo influire positivamente sull’invecchiamento facendo attività fisica e seguendo uno stile di vita sano, consiglio di leggere “Outlive” del dott. Peter Attia. È un libro che illustra le più recenti acquisizioni sull’importanza di fare regolare movimento per mantenersi vitali e invecchiare in modo sano: consiglia di fare almeno 150 minuti di esercizio fisico alla settimana, inteso come camminare, nuotare o andare in bicicletta, con uno sforzo moderato da svolgere preferibilmente all’aperto, perché il contatto con la luce naturale è molto importante anche per gli occhi.

Ci tengo a concludere proprio con un pensiero del dott. Attia, secondo il quale un’attività fisica regolare è il miglior farmaco che si possa prescrivere.