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Fosfeni: quando è importante farsi visitare da un oculista

Urša Pečjak, dr. med.

Urša Pečjak, dr. med.
specialista in oftalmologia

10363-4 min05. 11. 2024

consigliocchi sani

Uno dei problemi più frequenti che porta a rivolgersi al nostro studio sono i fosfeni (o fotopsie), fenomeni visivi che suscitano un bel po’ di preoccupazione in chi ne viene colpito – tant’è che, di solito, non ci si mette molto prima di venire a farsi visitare. È infatti risaputo che possono essere correlati ad alterazioni della retina di una certa importanza, per le quali a volte c’è da intervenire anche chirurgicamente.

Il fenomeno dei fosfeni è molto ampio e può tradursi in svariate manifestazioni, come sfarfallii del campo visivo, scintille, scie luminose, lampi. Può durare diverse ore o anche solo un secondo, a volte ripetendosi. In alcuni casi si verifica solo in un occhio o in una parte del campo visivo. Può perdurare tutta la giornata o manifestarsi solo con il buio. Alcuni tipi di fosfeni sono seguiti da mal di testa. Per la maggior parte, ad ogni modo, non sono collegati agli occhi. Con questo blog vorrei evitarti inutili confusioni e aiutarti a distinguere i tipi di fosfeni potenzialmente pericolosi per la salute dei tuoi occhi, che sono dunque da sottoporre all’attenzione di uno specialista, da quelli che invece sono di origine non oculare – molti, infatti, non richiedono cure mediche. Ecco perché ho raccolto qui di seguito alcune indicazioni di massima sui casi in cui bisogna farsi vedere da un oculista e con quanta urgenza.

Quando i fosfeni possono essere pericolosi?

I flash luminosi sono spesso innescati da una trazione esercitata sulla retina, da cui la stimolazione dei fotorecettori, e contestualmente può verificarsi una lacerazione se non già il distacco della retina stessa. Simili fenomeni luminosi si sperimentano solo al buio, nella maggior parte dei casi di sera o la mattina presto, con la comparsa di un lampo di luce (analogo a quelli che vediamo durante un temporale o al flash della macchina fotografica) di durata inferiore al secondo ed eventualmente reiterato. Di solito si manifestano ai lati del campo visivo e si è anche in grado di stabilire quale occhio ne è interessato. Si potenziano in caso di repentino aumento della pressione cerebrale od oculare (dovuto a colpi di tosse o starnuti, ad esempio), ma anche in caso di movimenti improvvisi dell’occhio verso gli estremi del campo visivo. Un altro aspetto da tenere in considerazione è la dinamica di insorgenza dei fosfeni: se ci si accorge di questi flash luminosi solo qualche volta all’anno, ad esempio quando viene uno starnuto particolarmente violento, è molto probabile che non siano niente di che; se però aumentano nel tempo e compaiono anche più volte per più giorni consecutivi, allora sarà bene fare un controllo per vedere cosa sta succedendo. Spesso e volentieri vedono associate anche opacità (tecnicamente “miodesopsie”) di varia forma ed entità, come mosche volanti, piccole macchie nere, ragnatele, offuscamenti, puntini ecc. che fluttuano nel campo visivo. Se noti qualcuno dei fenomeni elencati qui sopra oppure un mix di simili alterazioni, allora devi farti assolutamente vedere da un oculista nell’arco di 1 o 2 giorni.

Quando i fosfeni sono di origine non oculare e non c’è da preoccuparsi?

Molto spesso la gente viene da noi perché spaventata dal perdurare di certe formazioni luminose nel proprio campo visivo: vengono descritte come sfarfallii, zig-zag di luce, scintille, immagini distorte o come se si guardasse il mondo attraverso uno strato d’acqua, tutti fenomeni che compaiono a destra o a sinistra del campo visivo – ma che possono anche interessarlo in tutta la sua ampiezza. Sono rilevabili con entrambi gli occhi, com’è possibile appurare guardando alternativamente prima con uno e poi con l’altro. Durano all’incirca 10 minuti fino ad arrivare a 1 ora e li si percepisce anche in presenza di luce diurna. Si espandono lentamente verso l’esterno per poi svanire da soli, talvolta seguiti da mal di testa. Fosfeni di questo tipo sono associati a periodi di notevole stress, ma possono anche essere correlati a bassa pressione sanguigna e disidratazione. Rientra in questa seconda categoria di fosfeni anche l’aura visiva della cosiddetta “emicrania con aura”. Trattandosi di formazioni di origine non oculare, non serve alcun controllo oculistico: si consiglia però di mantenersi idratati, fare brevi riposi e tenere misurata la pressione sanguigna. Di tanto in tanto molte persone hanno a che fare con disturbi di questo tipo. Se però iniziano a comparire con una certa frequenza anche in associazione a forti mal di testa, si consiglia senz’altro una visita neurologica.