Le malattie dell’occhio comprendono un ampio ventaglio di manifestazioni, da quelle che non danno alcun sintomo ad altre che spaventano sin dalla prima occhiata. Una di queste è il sangue nell’occhio, tecnicamente “emorragia sottocongiuntivale”: a molti mette paura per l’aspetto un po’ inquietante che assume l’occhio, ma nella maggior parte dei casi si rivela innocua e non richiede alcun tipo di intervento medico. In questo blog ti spiegherò il perché delle emorragie sottocongiuntivali, come riconoscerle e come mai nella maggior parte dei casi non c’è motivo di farsi prendere dal panico.
Si tratta di un disturbo che mi trovo ad affrontare spesso, nel mio studio, e siccome ritengo che avere del sangue nell’occhio non richieda necessariamente una visita oculistica, ho preparato per te una serie di informazioni e consigli utili su come comportarti in casi del genere.
Sangue nell’occhio: cos’è?
L’emorragia sottocongiuntivale compare improvvisamente e conferisce all’occhio un aspetto un po’ inquietante, che spesso spaventa chi ne viene colpito, a tal punto che molti cercano assistenza medica già lo stesso giorno. Nella maggior parte dei casi capita che la si noti al mattino, guardandosi allo specchio, o che qualcun altro ce la faccia notare: sulla superficie dell’occhio appare una chiazza rossa che si espande man mano nel corso della giornata per l’azione della forza di gravità. Al di là dell’aspetto, tuttavia, l’occhio non fa male né viene intaccata la qualità visiva, e di solito non si avvertono nemmeno grandi cambiamenti – solo in caso di emorragia importante è possibile avere una sensazione di corpo estraneo oppure un fastidioso senso di compressione dovuto allo stato di tensione della congiuntiva.
Quali sono le cause?
Il sanguinamento è causato dalla rottura di un capillare della congiuntiva, con conseguente stravaso di sangue. Può verificarsi spontaneamente, ma più spesso a seguito di un repentino aumento della pressione cerebrale od oculare dovuto a colpi di tosse, starnuti, vomito, come anche al fatto di soffiarsi il naso o sollevare pesi. Tra le altre cause si annoverano sbalzi della pressione sanguigna, diabete e assunzione di farmaci che agiscono sulla coagulazione del sangue; anche un vigoroso sfregamento dell’occhio o un intervento chirurgico possono scatenare l’emorragia.
Cosa fare in caso di sangue nell’occhio?
Se noti un sanguinamento di colore rosso vivo sulla superficie dell’occhio ma non avverti dolore e continui a vederci come prima, allora ti consiglio di mantenere la calma: l’emorragia sparirà da sola in un intervallo di tempo che va da alcuni giorni ad alcune settimane, senza lasciare conseguenze permanenti. Se invece avverti un po’ di fastidio all’occhio, puoi eventualmente cercare sollievo con le lacrime artificiali. Un altro prodotto che consiglio sono i colliri contenenti ioduro di potassio, in grado di accelerare le tempistiche di riassorbimento dell’emorragia.
Altra cosa da fare è aumentare l’apporto di vitamina C, che rafforza le pareti dei vasi sanguigni e aiuta in tal senso a prevenire nuove emorragie. Di norma non c’è dunque necessità di rivolgersi a un oculista.
Se però le emorragie dovessero iniziare a verificarsi con una certa frequenza e senza causa apparente (come un colpo di tosse o gonfiore), allora in effetti varrebbe la pena di consultare il medico di base, se non altro per farsi controllare la pressione ed eventuali problemi di coagulazione.
Spero vivamente che i miei consigli ti risparmino un giro dal medico!